QUANDO L'ANALISI NON BASTA
Effettuare analisi è sicuramente un buon metodo per capire cosa sta succedendo all'interno della propria birra e per prevenire eventuali sgradevoli problematiche come contaminazioni, eccessivi o scarsi tassi d'inoculo, arresti fermentativi, rifermentazioni stentate,sovracarbonazioni, ecc ecc...
La sola analisi però, se non contestualizzata all'interno di un corretto programma di campionamenti, misurazioni analitiche, azioni preventive ed eventualmente correttive, rischia di fornire numeri fini a se stessi, o meglio, sicuramente dati interessanti, ma che non apportano nessun aiuto concreto al birraio.
La massima efficacia delle analisi microbiologiche/chimiche effettuate direttamente in birrificio si ha infatti adottando un PIANO DI AUTOCONTROLLO operativo; solo così è possibile garantire reali miglioramenti nella qualità, l'ottimizzazione del processo e delle risorse produttive, aiutando quindi il birraio nella gestione pratica delle operazioni, siano esse analitiche, preventive o correttive.
PIANO DI CAMPIONAMENTO
Il piano di campionamento è una delle cose più importanti da istituire quando si parla di controllo qualità poiché risulta fondamentale creare uno schema operativo con cui affrontare il controllo in modo da limitare il più possibile il protrarsi di eventuali problematiche nel tempo. Il piano di camponamento o piano d’analisi permette oltre ad avere un corretto "modus operandi" di campionamento, di avere uno storico dei dati.
LIMITI
Un criterio microbiologico è un limite specifico legato ad un alimento, nel nostro caso alla birra finita, ma anche ad altre matrici come acqua, mosto e birra in fase di lavorazione. Definisce l’accettabilità di un prodotto sulla base dele condizioni microbiologiche in esso, generalmente questo schema di controllo si attribuisce ad un analisi dei batteri patogeni, ma nel nostro caso è molto comodo traslare questa esperienza aspecifici batteri alteranti .
I criteri microbiologici sono strettamente connessi al piano di campionamento. Infatti, quando si esamina un alimento per la presenza di un microrganismo, i limiti che esso deve rispettare fanno riferimento ad un campione rappresentativo del lotto produttivo (o unità campionaria). Dunque, i criteri microbiologici che definiscono l’accettabilità di un determinato prodotto alimentare, dettano il piano di campionamento da adottare, con particolare riferimento al numero di campioni da sottoporre ad analisi.
CAMPIONE | SENSIBILITA' | UFC MAX | TERRENO DI COLTURA | PERIODICITA' ANALISI |
Mosto areato | 1 UFC/ml | 0 UFC/ml |
Generico conta mesofili - NBB-B-Am- Petrifilm RAC |
Ad ogni cotta |
Lievito | 1 UFC/ml | 0 UFC/ml | NBB-B-Tubes | Ad ogni recupero |
Mosto in fermentazione | 1 UFC/ml | 0 UFC/ml | NBB-B-Tubes | A seconda del piano |
Birra in fermentazione | 1 UFC/ml | 0 UFC/ml | NBB-B-Tubes | A seconda del piano |
Birra giovane non filtrata | 1 UFC/10ml | 0 UFC/ml | NBB-B-Tubes | A seconda del piano |
Birra finita | <1 UFC/10ml | 0 UFC/ml |
- NBB-B-Tubes - MRS - MYGP+Copper |
Ad ogni lotto |
Acqua di risciacquo | < 10 UFC/100ml | 1 UFC/10ml |
Generico conta mesofili - NBB-B-Am- Petrifilm RAC - PCA +TTC |
A seconda del piano |
+39 3469700466
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